giovedì 28 aprile 2011

La cultura rende un popolo facile da guidare, ma difficile da trascinare. Facile da governare, ma impossibile da schiavizzare.

Cercando una definizione efficace per il termine cultura mi sono imbattutto nella sua origine latina, cultura infatti deriva da "colere" che significa coltivare e di certo questo mi sembra il modo più adeguato per descrivere il concetto stesso di cultura. Coltivare una formazione individuale, coltivare l'animo umano, coltivare il variegato insieme di costumi, atteggiamenti, valori, ideali di una determinata società. Questo il senso che mi va di dare alla cultura. La cultura si basa su trasmettitori, siano essi materiali o umani.

Durante questo lavorare sul significato della parola cultura e sugli strumenti utilizzati per tramandarla e diffonderla non può che venirmi in mente il nostro impegno quotidiano, i nostri ragionamenti volti a trovare il metodo più efficace per migliorare la nostra città, quindi la nostra società. Abbiamo sempre cercato di puntare sulla formazione, sulla creazione di una coscienza critica e per far ciò la cultura rappresenta l'elemento primario. Cineforum, incontri tematici, dibattiti, letture, manifestazioni musicali o a favore della legalità, tutti momenti di condivisione importanti che ci hanno mostrato come la cultura sia indispensabile in una società che ha la presunzione di autodefinirsi civilizzata.

Messina, agli occhi di tutti, presenta un panorama scarno dal punto di vista culturale. La promozione dei talenti e dei giovani artisti messinesi si limita a qualche sporadica manifestazione, che tra gli intenti (politici) racchiude ogni cosa tranne il reale interesse nei confronti della cultura e dei suoi trasmettitori. Abbiamo assistito alla strumentalizzazione della cultura in occasioni come la notte bianca della cultura, che meglio potremmo definire come notte bianca della celebrazione di scarsissimi politici messinesi, che hanno pensato bene di farsi pubblicità in vista delle prossime elezioni.

Come dimenticare, invece, la Giornata Mondiale del Teatro, che per la prima volta organizzata a Messina dalla Consulta Provinciale degli Studenti ha visto salire sul palco il Presidente della Provincia Nanni Ricevuto, il quale si è "limitato" ad elogiare l'impegno dell'amministazione provinciale nei confronti della promozione dei giovani artisti mesinesi, riferendosi all'improvvisa e insispiegabile disponibilità del Vittorio Emanuele dopo che la Consulta aveva deciso di collaborare con la Provincia per la giornata (guarda caso, prima di decidere di fare intervenire il buon vecchio Nanni alla conferenza stampa, il teatro, gestito dal fratello Gustavo, non era disponibile).

O la mancanza di una risposta alla lettera aperta indirizzata a Ricevuto, scritta personalmente e pubblicata da alcuni giornali in cui descrivevo i costi esorbitanti per sale prove (tutte private) o la mancanza di spazi pubblici in cui esibirsi di giovani e giovanissimi artisti messinesi che come unica colpa avevano quella di aver seguito la passione per la musica senza aver messo in conto la strafottenza di chi li governa.

In quella lettera avevo invitato il Presidente Ricevuto "a non creare false illusioni sociali tra i ragazzi che si accingono ad entrare in questo mondo da professionisti del settore. L'arte rappresenta quanto di più bello prodotto dall'uomo, ma per vivere si ha bisogno di una casa, di una retribuzione adeguata, di sicurezze. Oggi il giovane messinese non ha tali sicurezze e deve sostenere costi esorbitanti per una formazione privata che molto probabilmente non troverà riscontri lavorativi."

Mi vengono in mente le parole di un grande statista come De Gasperi il quale disse che "il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni".

Messina non è solo abusivismo, mafia, clienteralismo, corruzione, disoccupazione... squallore.

Messina è tanto altro. E' eccellenze, anche e soprattutto in campo culturale.
Messina è la voglia dei suoi cittadini di cambiare e di crescere. E si cresce soprattutto attravero la Cultura.
La Cultura di chi si spende gratuitamente ogni giorno per diffondere idee e valori ai più sconosciuti, per i tanti preparati professionisti denigrati e relegati a manifestazioni corali in cui hanno a disposizione 5 minuti per mostrare la propria arte frutto di anni ed anni di sacrifici e studii.

Messina non è morta come alcuni vorrebbero. Messina risorgerà e saranno i suoi figli più generosi a riportarla ad essere la porta di accesso a quella che un tempo era la MAGNA GRECIA.

Due appuntamenti per Messina e i Messinesi:

Il 30 Aprile 2011
Unione Per La Cultura porta in scena l'evento multidisciplinare "Perla Prima" in cui si alterneranno i migliori artisti messinesi nelle più disparate discipline presso il Teatro della Luna Obbligua (Cristo Re, strutture sordomuti)

Il 1 Maggio 2011
L'associazione Indipendentemente e il centro multiculturale OFFICINA vi invitano presso i propri locali (in via dei disciplinati) per celebrare la festa del lavoro e dei lavoratori in compagnia delle associazioni partecipanti e di moltissimi gruppi musicali come i VALLANZASCA per la prima volta a Messina dopo 13 anni.

Due occasioni più uniche che rare per dimostrare, dopo la criticità, la voglia di ricostruire.

"Quali beni di tale importanza farai tuoi una volta diventato lapicida, costei ti ha chiesto: non sarai nient’altro che un lavoratore, uno che fatica e che ha posto tutte quante le speranze della sua vita in questo (lavoro), che è lui stesso oscuro, che riceve piccoli e trascurabili guadagni, misero nelle ambizioni, trasandato nelle comparse, non inutile agli amici né temibile per i nemici, né invidiabili per i cittadini, ma soltanto un lavoratore e uno di quelli dalla massa, che ha sempre paura di chi è più ricco e che fa la corte a chi è capace di parlare, che vive una vita di lepre, e che è preda del più forte." Luciano

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